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domenica, aprile 03, 2005

Papa e Pace

Mi è appena arrivato un SMS in cui si legge :

"Questo sms parte da Roma, qst notte lasciate la luce accesa nei balconi come segno d'amore per il nostro PAPA morto. Manda questo sms a + persone non fermarlo"

La luce del mio balcone rimane spesso accesa comunque, forse perché di morti ne abbiamo a bizzeffe in questo frangente di una sofferta era, basta dare uno sguardo ad Oriente. E purtroppo là in pochi hanno ancora il privilegio di lasciare il mondo, spirando quando davvero si è fatta l'ora.

Penso che una cosa ben più importante e significativa si possa fare puntualizzando il fatto che questo nostro Papa ci ha mandato chiari e diplomatici messaggi, sulla sua volontà di intendere la pace, sempre, soprattutto per mezzo della memoria di quello che milioni di individui hanno sofferto durante il più recente conflitto mondiale. E la memoria storica si sta cancellando inesorabilmente proprio sotto i nostri occhi annoiati.

In un mondo dove non si fa alcuno sforzo per prevenire una guerra, ma al contrario la si scatena preventivamente in nome di una "democrazia", termine che da tempo, e non solo dopo la guerra in Iraq, non ha più alcun significato, visto che dipende solo ed esclusivamente dalla bocca che lo pronuncia, e lo USA solo a fini personali, nella più totale e universale alienazione e distruzione della realtà, dell'oggettività, del buon senso e di quei fondamenti - invisibili a molti - che distinguono l'Uomo dalla Macchina, chi ha occhi per vedere ed orecchie per sentire da chi semplicemente riceve passivamente e reagisce automaticamente, perché tra l'organo ricevente e quello motorio non c'è nient'altro che un vuoto di non-essere.

Poi mi vado a leggere qualcosa...