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sabato, febbraio 26, 2011

Gheddafi e i Popoli Arabi Tutti in Rivolta. Anche i Palestinesi?

dal blog Civium Libertas

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Quello che succede nella sola giornata di oggi, 25 febbraio, nell’intero Medio Oriente e nell’Africa del Nord, ha dell’incredibile: sta diventando una pluri-sommossa in cui tutti i paesi in rivolta sono inter-connessi. E di seguito farò un breve resoconto, Paese per Paese, delle notizie di oggi in diretta.

[...]Questa mattina, erano TUTTI in piazza, in Libia, Giordania, Bahrein, Egitto, Tunisia, Yemen, Algeria. E perfino in Kuwait, Arabia Saudita e Iraq (!!!) iniziano le prime manifestazioni. Il messaggio delle folle era lo stesso ovunque: Andatevene via, governi e stranieri! Intervistati dai giornalisti, i manifestanti chiedevano: vogliamo riavere il nostro paese, vogliamo il rispetto, vogliamo la nostra dignità, vogliamo la democrazia, vogliamo essere liberi di decidere sulle nostre vite. Ma gli slogan e le richieste si differenziavano di Paese in Paese, con richieste specifiche. Le elencherò in seguito.

[...]E se siamo appena stati informati che Mubarak, con il suo patrimonio di 70 miliardi, era segretamente l’uomo più ricco del mondo, ecco che vengono mandati in onda i dati relativi agli assetti di liquidità che Gheddafi ha nelle banche estere: 32 miliardi nelle banche USA, oltre 70 in varie parti dell’Europa, almeno 25 nella sola Gran Bretagna: i proventi del petrolio, a cui il popolo non ha accesso, analogamente all’Egitto e molti altri paesi esportatori di petrolio in Medio Oriente e in Africa.

Quando nel ’69 Gheddafi prese il potere, i cittadini avevano riposto molte speranze nel nuovo leader. Piaceva il tono di sfida verso l’occidente, lo stesso tono che abbiamo ancora potuto apprezzare in occasione dell’ultima Assemblea delle Nazioni Unite l’anno scorso, quando Gheddafi espose nel suo discorso la necessità per una riforma del Consiglio di Sicurezza verso una gestione più democratica, visto che da sempre le Nazioni Unite sono ostaggio dei cinque Paesi con diritto di Veto su qualsiasi risoluzione dell’Assemblea prima e del Consiglio in seguito, che fa dell’ONU un’istituzione dittatoriale. Un discorso bello ma strano, visto che negli ultimi 20 anni Gheddafi si è allineato con le potenze occidentali.[...]